È il secondo anno che l’associazione trentina http://www.tremembe.it/ propone questo incontro pubblico, con lo scopo di riflettere su varie modalità sostenibili di sviluppo turistico nel’arco alpino.
L’arena di dibattito, tuttavia, è andata deserta, nel senso che le 3 relatrici, (Mariangela Franch, professoressa di marketing della Facoltà di Economia di Trento, Marcella Morandini, direttrice di Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige e Alessandra Odorizzi, direttrice APT Terme di Comano - Dolominti di Brenta) rappresentavano unione di idee e di intenti, non certo le posizioni né le esperienze di impiantisti o tradizionali albergatori golosi di fatturato ad ogni costo.
Come in un torneo di ping pong, invece, 3 dirigenti di aziende turistiche di grosse zone sciistiche locali hanno scantonato, rimbalzandosi la palla dell’invito a presenziare come relatori. Hanno ritenuto che non fosse il caso di esporsi manifestando in pubblico le ragioni di chi sostiene e ripropone uno sviluppo tradizionale – spesso tradotto in colate di cemento, tonnellate di neve artificiale e scaltri impianti di risalita, alberghi sulle piste et similia.
Come in un torneo di ping pong, invece, 3 dirigenti di aziende turistiche di grosse zone sciistiche locali hanno scantonato, rimbalzandosi la palla dell’invito a presenziare come relatori. Hanno ritenuto che non fosse il caso di esporsi manifestando in pubblico le ragioni di chi sostiene e ripropone uno sviluppo tradizionale – spesso tradotto in colate di cemento, tonnellate di neve artificiale e scaltri impianti di risalita, alberghi sulle piste et similia.
L’avvocato del diavolo in vacanza
Se ci rinfranca sapere che un potenziale 30% di mercato turistico è interessato alle offerte “eco-sostenibili” (e dunque essere competitivi significherà, nel medio periodo, soddisfarne le richieste), con malizia leggiamo fra le righe delle future brochure, che relax, silenzio, passeggiate, contemplazione della natura “sfruttano” il malessere diffuso nella nostra società – dallo stress lavorativo al caos e all’inquinamento di vario genere.
Ascoltare la proposta di attraversare le Alpi con vari mezzi eco-compatibili – dagli scarponi alla funivia, dalla bicicletta al treno, avendo ancora negli occhi le immagini di “Biutiful cauntri” ci fa concludere, però, che per tanta parte della penisola una semplice malga in un prato fiorito sotto le pendici alpine possa accattivare come un Eden novelli Adamo fuori provincia.
Se ci rinfranca sapere che un potenziale 30% di mercato turistico è interessato alle offerte “eco-sostenibili” (e dunque essere competitivi significherà, nel medio periodo, soddisfarne le richieste), con malizia leggiamo fra le righe delle future brochure, che relax, silenzio, passeggiate, contemplazione della natura “sfruttano” il malessere diffuso nella nostra società – dallo stress lavorativo al caos e all’inquinamento di vario genere.
Ascoltare la proposta di attraversare le Alpi con vari mezzi eco-compatibili – dagli scarponi alla funivia, dalla bicicletta al treno, avendo ancora negli occhi le immagini di “Biutiful cauntri” ci fa concludere, però, che per tanta parte della penisola una semplice malga in un prato fiorito sotto le pendici alpine possa accattivare come un Eden novelli Adamo fuori provincia.
Quali cambiamenti epocali ci dobbiamo attendere, dunque, ancor non si può dire…
1 commento:
grazie per aver inserito il banner e per partecipare a blogaction!
il blog è nuovo ma già molto carino
francesca panzallaria
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