martedì 18 novembre 2008

Premiata la ricerca internazionale trentina: Il dialetto noneso è una lingua.

vi ricordate la fantastica petizione di cui vi abbiamo raccontato qualche settimana fa?

<< firma anche TU per la lingua NONESA! >>

E ora non venitemi a dire che non è una regione autoreferenziale: Traggo dall'Adige di oggi quanto segue:

FONDO - Tutti i dialetti sono lingue, non solo quello noneso. Questa una delle conclusioni tratte nella sua tesi di laurea da Veronica Bertagnolli. Un lavoro intitolato «Interrogative clauses in the Nones dialect», discussa nei giorni scorsi, che è valso alla 22enne altoanauniense ben 10 punti, il massimo previsto a «Cà Foscari» di Venezia, dove lei ha seguito i corsi di lingue straniere. La tesi di Veronica, scritta in inglese, relatrice la professoressa Giuliana Giusti , parte dall'analisi delle analogie e delle differenze tra il noneso ed il ladino, poi si «dedica» totalmente al noneso, con lo studio di numerosi particolari: ad esempio se il soggetto sia sempre obbligato o no in terza persona; si passa quindi all'analisi delle domande formulate in «lingua» nonesa, per verificare se in esse vi siano verbo e soggetto; segue un approfondimento sulle particelle discorsive del tipo «vei mo vei» (vieni), «che vos po» (cosa vuoi) ed altre, per poi studiare le interrogative subordinate, e giungere a determinare che il soggetto è obbligatorio in terza persona nelle domande, manca solamente con certi verbi intransitivi. (...) «Ogni dialetto è una lingua, ha le sue regole, e raggiunge lo scopo primario per cui è nato, che è quello di comunicare. (...). G. S.

Detto questo, che mi sembra un lavoro di una assurdità sconcertante

1) sospetto che il Veneto abbia in animo di far passare in Trentino altri Comuni perchè possano ciucciare la Tetta Autonoma

2) sospetto che la signorina laureata sia sostenuta da qualche fondamentalista noneso e che farà una splendida carriera diventando Head of the Nones research project on Pane & Lat

3) ...ma spero che qualcuno ne stronchi prima la carriera e la mandi a zappare allegramente nell'amata valle. Diamole pure un cartellino altisonante (badge), da attaccare all'uniforme, così si sentirà realizzata.

Un cordiale vaffanculo a sta banda di scarpari,

DC

*************** *************** di seguito il vecchio post sulla petizione nonesa:A chi chiedeva se in Trentino non abbiamo altri problemi rispondo: guardate qui! (IL MONDO DEVE SAPERE) "Una petizione che si prefigge di raccogliere firme per il riconoscimento ufficiale della lingua Nonesa, ovvero del riconoscimento della ladinità delle parlate della Valle di Non e della adiacente bassa Valle di Sole con Val di Rabbi. Questa richiesta è supportata sia da considerazioni di illustri studiosi di linguistica a livello internazionale fin dal XVIII secolo (...), sia da una precisa volontà popolare che ha fatto si che nel censimento linguistico del 2001 più di 7500 nonesi e solandri (pari al 20% della popolazione residente) si siano dichiarati appartenenti al gruppo linguistico ladino. Il consiglio della provincia autonoma di Trento sembra sordo di fronte a queste migliaia di voci (...). L'iniquità del silenzio delle istituzioni provinciali (...) è palese, e rappresenta una gravissima mancanza di democrazia. (...). Il riconoscimento formale del gruppo noneso/ladino può costituire una grande opportunità per le valli di Non, Sole e Rabbi, in quanto la legge prevede una serie di benefici e di diritti in favore delle minoranze ladine, ivi compresa una particolare assistenza da parte delle Università insediate sul territorio, l’accesso ai mezzi radiotelevisivi, l’insegnamento della lingua e della cultura nonesa nelle scuole ed altro. (...)" Il testo integrale dell'esilarante petizione (con possibilità di firma): http://firmiamo.it/lingua-nonesa

Chiudiamo con rigurgito di mela bacata DOP ....ANZI NO! Mi rifiuto di pubblicare sta porcheria. chi vuole vederlo sappia che si vocifera sia un 'bolo' finanziato da fondi pubblici. Si mormora che diventerà 'inno' della valle, su spinta di un politico locale. Venite a ritrovarvi in Trentino.....

43 commenti:

Anonimo ha detto...

sulla ladinità dei nonesi mi ricordo un accorato appello di Caternina Dominci: "Se non volete appoggiarlo per l'aspetto culturale, fatelo almeno per i soldi".

Più o meno testuale. No comment

BC. Bruno Carioli ha detto...

Frequento il Trentino per vacanze ed in una TV locale da anni sento cantare una canzone che ha per protagonista la " Giuvana de la Val de Non ", non è come romagna mia ma...

Donna Cannone ha detto...

sì, fa un po' più schifo. E quella in link è ancor peggio.

Ti propongo di DISERTARE per le tue prossime ferie..... ;-p

O almeno scrivi a qualcuno per lamentarti!

musa capricciosa ha detto...

El nòness l'è 'na lenga, ancia se i diss che no l'è vera. Mi credi che 'l nòness l'è 'na lenga, e ge l'ai dit a una putèla del friuli, che la parla en la so lenga che i diss che l'è dialèt, ma per éla e per mi le è lingue, come 'l talian.

Nella mia testa capisco tre inflessioni di noneso, e devo dire che se questa iniziativa andasse in porto ci sarebbe una ripresa della nostra identità cultirale: certe filastrocche che mi insegnò mio nonno, in italiano non rendono per nulla.

Donna Cannone ha detto...

Oi Musa ti aspettavo!
Suvvia, non mi dirai che hai bisogno che il noneso sia riconosciuto come lingua per goderti le filastrocche-
La linguistica distingue fra lingue e dialetti e non fa questioni di merito.

Diverso è il discorso alla base di questa petizione, che è incentrata soltanto sulla volontà di attaccarsi alla tetta dei finanziamenti provinciali. Mi associo a Trentinaz che cita la buffa (ma schietta) signora Dominici.

Mi sembra poi oltremodo anacronitsico, pericolo (e anche un po' anacreontico, in senso strettamente ontologico ;-p) attaccarsi a queste minuzie in un momento storico tanto cruciale in cui poco ci manca che gli scolari vadano in giro con fasce colorate al braccio per indicarne razza e religione.

Ossequi & Osselì.

musa capricciosa ha detto...

Mah, che dire? Meglio che mamma provincia finanzi un progettocome questo, piuttosto che l'ennesimo regalino a Collini, no?

Donna Cannone ha detto...

nn mi sembra il modo per migliorare il sistema. Collini is not an option...

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ciao sono l'autore della petizione in questione. Premesso che rispetto tutte le opinioni a riguardo (anche quelle contrarie, come la tua) volevo precisare alcune cose prendendomi il diritto di replica
alle critiche e alle insinuazioni che vengono riportate nel tuo post e nei commenti precedenti il mio. La diatriba se un dialetto possa essere considerato lingua o meno è ormai lunga, tanto che ormai quasi tutti i linguisti
affermano che un dialetto è niente altro che una lingua senza esercito. In alcuni paesi molto più democratici del nostro, vedi la Spagna, le lingue regionali vengono tutelate, insegnate a scuola e affiancano lo spagnolo nei documenti istituzionali.
Cara donna cannone vorrei ricordarti che il Catalano veniva considerato da Franco, uno di quelli che avrebbe messo volentieri alle braccia degli scolari le fascette colorate che hai menzionato, un vile dialetto dello Spagnolo. Ora non mi dilungherò ulteriormente
nella diatriba "generale" lingua dialetto, per cui si potrebbe veder andare avanti all'infinito il questionare dei portavoce dell'una o
dell'altra parte. Mi addentro quindi nello specifico della nostra questione. Posso citarti svariati studiosi e linguisti che inseriscono a pieno titolo la parlata nonesa fra le lingue ladine, posso anche
presentarti centinaia di nonesi che credono che la loro parlata sia una lingua degna di rispetto e tutela, posso dirti che nel 2001 in sede di censimento più di 8000 nonesi e solandri si sono dichiarati ladini, posso dirti che i consigli comunali di 29 comuni in val
di Non e Rabbi hanno approvato la richiesta di riconoscimento di minoranza ladina. Quello che non posso dirti pero è che io mi non senta vittima di un'ingiustizia. A livello democratico le mosse giuste i nonesi le hanno fatte come vedi, ma nessuno fin'ora si è mosso se non
per denigrare le nostre richieste. Se i fassani, i cimbri e i mocheni hanno diritto alla tutela della loro lingua, perché non non possiamo
avere lo stesso diritto? E' la gente che lo chiede! Lo spirito della mia raccolta di firme è tentare di rendere la gente ancora maggiormente partecipe della questione, che fin'ora è stata portata avanti con particolare forza da Caterina Dominici e da Rezia. L'impegno personale
di un politico alla questione è facilmente confondibile con una sorta di opportunismo strumentale elettorale. Io penso che questo non sia il caso, ma capisco anche coloro che possono fraintendere. E' per questo che ho pensato di creare una petizione per fare in
modo che sia la gente che chiede al mondo politico (e istituzionale in generale) la tutela della propria lingua. E se tutela deve essere è ovvio che serviranno dei fondi, siano essi comunitari e/o provinciali.
Ma pur sempre si parla di soldi spesi in cultura. Avresti per caso il coraggio di dire ai Ladini dolomitici che i fondi che si prendono loro per tutelare le proprie lingue, sono solo frutto della loro bravura nell'attaccarsi alla mammella delle provincie autonome della nostra
ridente regione?Probabilmente no, perché confidi nella loro buona fede...beh sappi che puoi confidare anche nella nostra perché se arriveranno dei contributi essi saranno destinati solamente per il mantenimento della nostra identità culturale, non per piantare
"pomàri", tranquilla.

Vi indirizzo ad un post iteressante sulla diatriba dialetto/lingua nonesa del mio amico Felix Lalù, per farvi capire che il problema è
sentito anche da chi è lontano dalle posizioni politiche di chi si è fatta portavoce della ladinità nonesa:
http://felixlalu.blogspot.com/2008/10/firma-anche-tu-per-la-lingua-ladina.html.

PS: per quanto riguarda il presunto "inno" alla val di Non, io non ne sono un estimatore, anzi...ma penso, e ne ho ben donde, che sia solo una diceria che
sia stato finanziato da fondi pubblici.

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo tutto quello che ha detto Michele. Una cosa importante, che a mio avviso è da aggiungere, è la particolarità del dialetto noneso in termini grammaticali e di semantica. Esistono una quantità immane di parole che non hanno nè posso avere una traduzione in italiano. Non è una questione relativa alla tradizione ed al mantenimento delle filastrocche od altro, ma a termini che nella lingua nazionale non sono esprimibili e che ricercandone la provenienza, si riesce a capire come provengano dal dialetto tedesco per l'assonanza oppure per la costruzione verbale. Poi a riguardo su quale tipologia di dialetto noneso si debba parlare è anch'esso assai difficile perchè a pochi Km di distanza la pronuncia e le parole sono diverse.

Concludendo questa breve, e spero non inutile, osservazione vorrei che il punto centrale del riconoscimento della specificità nonesa non sia in termini economici, perchè con tutto il rispetto possibile ma in Val di Non si sta tutt'altro che male rispetto al resto del Paese, ma di riconoscimento ed appartenenza sentimentale ad un posto. Se ci si sente minoranza come un qualcosa che si è da un punto di vista formale allora è meglio desistere se invece l'unione di un nucleo di persone che condividono pensieri e tradizioni rappresenta un risorsa a livello extranazionale, questa deve essere tutelata.

("Ca' cianzoneta che parlaveu su de sora no l'è nancia de 'n nones...")

Unknown ha detto...

Vedo che sei recidiva e rifuggi dal rispondere con argomentazioni valide ai nostri commenti denigrando perfino un lavoro accademico, premiato da una laurea in
un'istituzione seria come l'università Ca' Foscari. Ma forse la tua intelligenza risiede al di sopra persino di quella dei docenti
che hanno esaminato questa tesi di laurea, no?
Ma forse è inutile ostinarsi a cercare il dialogo con una persona illuminata come te, come avrebbe detto un mio caro amico di Revò
"si no gi n'è enter, no'n ven fuera...".

Anonimo ha detto...

Non è tanto sconcertante l’autoreferenzialità della tua regione, quanto il fatto che

1) a una che si laurea in lingue PERMETTANO di fare una tesi sul dialetto nonese????!!!!!

2) Che addirittura le vengano assegnati ben 10, dico 10 punti per la sua fanastiliardica tesi!!!

3) La commissione di laurea era formata solo da leghisti incalliti????

4) Se la notizia è vera, è veramente clamorosa!!!



WWW la Gelmini!
Y.

Anonimo ha detto...

welfkjsdakljnavvasnk,


(significa quello che volete, se mi finanziate).

Donna Cannone ha detto...

@Matteo & Michele: è da dimostrare che le posizioni dei linguisti siano valide universalmente.
Detto questo, poichè faccio parte della categoria dei linguisti e dei traduttori, oltre che dei trentini, vorrei chiarire qualche piccolo concetto che vi sfugge:

1) finchè la capacità di pensiero e documentazione mi sorregge, non vi abdico. Se a voi non serve studiare e documentarvi in maniera autonoma e vi basta che una università, che sia Ca' Foscari piuttosto che la Bocconi o altra giudichi al posto vostro e ritenete che in quanto 'autorità' essa rappresenti un pensiero unico e non discutibile, naturalmente siete liberi di appendervi a tale posizione.

2) Come studentessa mi è successo di dover mettere in discussione dei docenti, anche universitari,
3) Ciò mi accade anche come docente universitaria.
Proprio in tale veste sono chiamata, (anche in sede di commissione di laurea), a giudicare dell'operato di studenti e colleghi che li hanno guidati. Accade che vi siano scelte incongrue, tesi sbagliate, localistiche, scorrette.
4) Al Suo amico, signor Michele, voglia gentilmente riferire che se vorrà parlarmi in italiano, lo ascolterò.
In alternativa può rivolgersi a me in inglese, tedesco, spagnolo, portoghese e francese. Non escludo il latino, ma dovrei attingere al manuale del liceo.
5) Dell'anacronismo della posizione localistica della vostra petizione potremmo discutere molto a lungo. Così delle motivazioni di carattere finanziario espresse nella stessa.
6) Che in Val di Non si stia bene, è da dimostrare. Di 1 o 2 giorni fa l'articolo dell'Adige che testimoniava l'aumento dei suicidi nella Vostra amena valle.
7) Del tasso di mortalità per cancro e leucemia, vice versa, solitamente non si parla sui media.
8) Le mele mi piacciono. Preferisco quelle non trattate con sostanze nocive per le persone e l'ambiente.
9) Non confido nella buona fede dei Ladini. Non mi attribuisca pensieri che non ho espresso.


Distinti salumi,
DC

Anonimo ha detto...

Innanzitutto vorrei ringraziarti per la risposta.
Purtroppo ho appena perso la risposta che avevo postato perchè mi è crollata la rete quindi questa sarà concisa perchè non ho molta voglia di farla...
Il mio riferimento al fatto che in Val di Non si stesse bene è da considersarsi in termini esclusivamente economici, ma questa ovviamente è una considerazione del tutto personale ed è ovvio che esistano situazioni in cui vi è un benessere diffuso ed altre meno. Questo mio riferimento al benessere della valle era da ritenersi come una semplice confutazione all'allusione che avevi fatto nel tuo post riguardo al fatto che il vero scopo del riconoscimento linguista sia in termini di denaro e di finanziamenti.
Riguardo invece al triste tema dei suicidi, non posso far altro che abbassare il capo perchè purtroppo dei ragazzi che hanno fatto un così tragico gesto, alcuni li conoscevo di vista ed altri erano miei amici. In questo momento non vorrei fare della psicologia spicciola ma ritengo che se sono arrivati ad una così tragica soluzione dei loro dolori è per colpa del benessere diffuso che vi è in valle, che tende a mettere tutto ciò che è relativo al guadagno, al centro del proprio mondo, putroppo...
Riguardo invece la storia delle mele avvelenate...perdonami ma è la solita storiella...Dico questo perchè sono andato a molte conferenze su questo tema che si sono tenute in valle e tutti i relatori sono stati concordi nel fatto che non esiste nessuna correlazione tra prodotti antiparassitari e tumori. Esistono invece associazioni purtroppo autoctone che sostengono il contrario mettendo in dubbio l'attendibilità di chi pone questi risultati.
Da quello che ho potuto capire di te, cara DC, ho visto che sei un'attenta lettrice della carta stampata e quindi devo ricordarti che nei mesi scorsi è stata definita, su un giornale di questi, uno studio che si terrà in valle per avere finalmente una risposta esaustiva ed univoca rispetto a questo tema tanto delicato e spinoso.
Quindi fino a quel momento ai nonesi potrai dare degli scarpari, dei succhiatori di mammelle e non degli assassini...

Donna Cannone ha detto...

Egregio Matteo,
ringrazio a mia volta per la risposta puntuale.

Certamente non è questa la sede del dibattito sulle motivazioni che spingono al suicidio. Gesto diffuso per altro in tutta la regione, e non solo in val di non e che, al di là degli psicologismi dell'ora del tè, credo abbia più motivazioni della semplice assuefazione al benessere. Ma tant'è.

Certamente l'attaccamento alla tetta provinciale non è prerogativa nonesa, ma neppure questo è oggeto del contendere.
Attendiamo il risvolto delle indagini sulle cause del tasso di mortalità.
Vorrei che fosse chiaro un punto:
non mi interessa tanto il fatto che il noneso, il cimbro, il ladino, il basco, o quel che ci pare, siano ritenute dialetti o lingue. Quel che mi preme è che lo studio sia fatto con onestà intellettuale.
Questi episodi sono invece, a mio avviso, delle strumentalizzazioni per motivi economici e politici, che, mascherate da ricerche di pregio e sbandierate in maniera così indecorosa, diventano forzosamente delle BUFFONATE. Mi comprenderà dunque se non mi assogetto a simili prese per i fondelli.

Dopo di che, ben vengano le diversità linguistiche e culturali, ma come strumento di arricchimento e confronto. Non come barricate di superbia e ignoranza beffarda.

Ossequi cannonici

Marina ha detto...

Ciao mi astengo dal commentare il discorso sui dialetti come lingua...io sono veneta e se proprio devo essere sincera al mio dialetto ci tengo (ma non sono della lega). Se devo dare un giudizio sulla canzone....fa veramente cagare! E' una mattonata, soldi del finanziamento buttati.

Anonimo ha detto...

Io, personalmente ho sempre pensato che il dialetto locale dovrebbe essere insegnato almeno nella scuola elementare. E' a mio avviso un modo per non dimenticare le proprie origini...
Comunque sono contenta del vostro traguardo raggiunto, ciao ciao giò.
P.s A proposito si scrive: che dovrebbe essere insegnato oppure che dovesse essere insegnato...Cielo!!! Mi sto dimenticando l'italiano...Bacio giò

Fritz Salamini ha detto...

Ho letto l'articolo sull'adige e mi ha fatto incazzare di brutto.

Uno dei concetti base che ti insegnano nei corsi di linguistica generale è appunto che qualsiasi dialetto, purchè abbia una tradizione scritta e delle regole grammaticali, è una lingua.

Assurdo quindi farci una tesi di laurea, questo la dice lunga anche sul livello di preparazione della professoressa che ha seguita questa futura paracula, è come se uno studente di fisica cercasse di dimostrare nella sua tesi di larea che tutti i corpi sono soggetti alla forza di gravità

il giorno che sentirò parlare di lezioni di noneso sarà lo stesso giorno in cui mi informerò sul come ottenere il porto d'armi

che schifo

Donna Cannone ha detto...

@Farfalla leggera: dovrebbe essere insegnato è ok. Vista la diffusione del dialetto in questa regione, e che spesso i bambini arrivano a scuola senza saper parlare l'italiano, credo che siamo a posto così.

@Fritz_: siamo colleghi?
condivido, non c'è che dire.
Voglio vedere che altro possono ribattere i sostenitori della petizione....

j'attend.

Unknown ha detto...

Pemetto che mi incuriosisce il fatto che una docente universitaria si debba nascondere dietro a pseudonimi di De Gregoriana ispirazione
per esprimere il proprio parere e la ringrazio per avermi elencato con minuzia le lingue che padroneggia.
Io non prendo affatto per oro colato tutto ciò che qualsiasi autorità mi propugna, ma proprio per il rispetto di tale autorità
mi riservo di crederci a meno di prova contraria.
Si presume che chi ha avuto l'autorità di giudicare l'autrice della tesi sia disponibile delle conoscenze necessarie per apporre
la propria firma e il proprio controllo su tale pubblicazione. Lei che si scaglia per partito preso contro questa,
si è mai presa la briga di leggerla? O si fida del suo intuito?
E poi mi domando: come può una docente universitaria delegittimare a priori i lavori che vengono fatti proprio in sede accademica?
Non le sembra una contraddizione? Capisco una critica a posteriori, ma, mi permetta, dubito che lei abbia dato un'occhiata all'opera
in questione a meno che non sia stata presente nel giorno della proclamazione dell'autrice.
Mi potrebbe illustrare dove vede la superbia e l'ignoranza beffarda di cui parla? Forse ho la vista ottenebrata dalla
forza in cui credo nelle mie posizioni, ma non riesco a vedere alcunché di superbo e ignorante. Nessuno ha presentato
la tesi dell'articolo come una ricerca di pregio. E' semplicemente uno studio fatto da una laureanda triennale, che, per quel che vale,
unisce un altro, piccolo magari, gradino alla scalinata che porterà forse al riconoscimento del noneso come lingua.
Sull'onestà intellettuale poi personalmente avrei pochi dubbi. Dubito al contrario che dei docenti di un'università veneta
si interessino con così tanta dedizione ad una piccola vallata alpina tanto da stravolgere i metodi di ricerca delle scienze
linguistiche pur di affermare che la favella nonesa assurga alla dignità di lingua.
Ma vista la sua natura di dubitatrice le lascio dubitare anche di questo.

Non mi piace chi scaglia la pietra e nasconde la mano, lei gratuitamente sta dando degli ignoranti, localisti, superbi e scarpari -lavoro
di tutto rispetto che lei usa come un'insulto fra i peggiori - alla popolazione nonesa o almeno ai nonesi che si (s)battono per la propria
lingua.
Sull'anacronismo dell'inziativa, lei è libera di pensare quel che vuole, ma lasci ai nonesi e ai loro governanti la decisione:
29 consigli comunali hanno chiesto lo status di minoranza, ora vedremo come andrà a finire la questione.
Questo si chiama democrazia e, che le piaccia o no, questo si chiama difesa delle diversità culturali, linguistiche, ma
non per chiudersi al mondo, bensì per aprirsi ad esso essendo ben consapevoli e orgogliosi della propria identità.


PS: Non mi sembrava la sede per tirare fuori gli argomenti suicidi e tasso di mortalità per cancro, totalmente fuori luogo in questo
caso e pure di cattivo gusto.

Unknown ha detto...

Caro Fritz Salamini mi sei molto più simpatico quando ti occupi di criticare tutto e tutti da destra a manca, da Giuliana e al Bruno. Ma non è che questa smania di criticare devi vedere per forza del marcio in tutto. Una delle conclusioni è si banale (sottolineo UNA fra le tante, le altre le hai lette?), ma non proprio visto l'accanimento con cui proprio voi vi scagliate contro chi considera il proprio dialetto una lingua. Dai un giorno se vuoi ti do lezioni di noneso. Mi devo portare il giubbotto antiproiettile?

Donna Cannone ha detto...

@Michele:
Lei si fa trasportare dal vento della passione e quindi non si riesce bene a seguire il Suo intervento, che mescola razionale ed irrazionale.
Partiamo dalla fine: il Suo è un parere personale sul fatto che le morti di cancro e i suicidi siano di cattivo gusto. Se questo è il modo in cui vuole considerare le questioni gravissimi, prego.
Mi dissocio, ovviamente, da tale affermazione. Di cattivo gusto semmai continuare a far finta che non esistano.

Ma procediamo: la mia identità di blogger non mi serve per scagliarmi contro l'operato dell'università italiana. La sua affermazione non è ponderata e logica. Del resto, neppure questo è il merito della questione.

Per la questione della tesi di laurea, La rimando al commento chiaro e limpido di Frizt Salamini.
E ribadisco che, 1, 10, 100 o 1000 - possono essere le persone che prendono delle cantonate, in qualsiasi veste e ruolo sociale siano. Le ho già detto che non mi faccio impressionare da titoli, qualifiche e supposta 'autorevolezza'. Nè di professori nè di papi, nè di consiglieri o presidenti vari.

Le porto un piccolo esempio recente cui ho assistito, NON in veste professionale: una proclamazione di tesi di laurea di sociologia, a TN, dove il candidato ha confrontato una situazione di distribuzione di un dato servizio paragonando i dati del Trentino a quelli della Germania. (= regione vs nazione). In modo del tutto incongruente, a priori. Naturalmente, promosso con il massimo dei voti. Secondo me, per la sciocca natura localistica.

Ho conosciuto ricercatori di antropologia che studiano le differenze fra le attitudini alla coltivazione di viticoltori trentini vs sudtirolesi.
A mio avviso, questi studi NON vanno finanziati.
La ricerca seria e intellettualmente onesta, pragramticamente utile a se stessa e all'umanità, è ALTRA COSA.

Infine, mi consenta, c'è una vita e troppo poco tempo per seguire tutto ciò che meriterebbe di essere studiato e quindi, capirà che tendenzialmente, se uno studente
mi proponesse di fare una tesi sugli asini che volano, dovrei declinare la proposta.

Dunque, sebbene sio non scire, il dubbio è pratica fondamentale del pensiero umano. Lei, mi spiace, NON mi ha convinto.

PS: Un insulto si scrive senza apostrofo.
Sorvolo sulle considerazioni che ne conseguono.

Distinti salumi

Donna Cannone ha detto...

@Michele:
PPS: nel cercare di districarsi fra le trame emotivo-nonese e i tentativi raziocinanti, mi sembra che si sia fatto prendere la mano, portando inopportunamente la questione su aspetti personali/-istici. Come comprenderà, essi non sono il focus della questione.

Unknown ha detto...

Mi scusi per il miserrimo errore della mancanza di un apostrofo, la prego non mi dia una nota sul registro. Quello dell'apostrofo è il tema centrale della discussione, tra l'altro. Ma se per un punto Martin perse la cappa, non sarà certo per un apostrofo in più che la donna cannone perderà il filo del discorso e il sottoscritto risulterà un povero ignorantello di provincia. Localistico per giunta, visto che sembra essere la sua parola preferita. A meno che siano state altre le considerazioni che ne conseguono.
E' di cattivo gusto tirare fuori le storie di suicidi e cancro in un contesto del tutto alieno ad esse e buttate lì per sviare dall'agomento.
Anche lei non mi convince proprio per nulla e trovo le sue argomentazioni sulla questione molto povere.
Visto che io non ho paura di mettere nome e cognome nelle affermazioni in cui credo, mi risulta curioso che un docente universitario debba nascondersi dietro a pseudonimi. Ben lungi dall'affermare che lei non è libera di farlo.
Lei può benissimo non essere d'accordo con le idee di altri. Ma mandare a quel paese e tacciare di ignoranza, superbia e quant'altro, chi non ha il suo metro di giudizio non mi sembra la strada corretta per affrontare una diatriba.
Mi offro di dare lezioni gratuite di nones anche a lei se vuole assieme all'amico Fritz, così potra aggiungere un'altra lingua alla sua, già ricca, lista di lingue che conosce.

distinti starnuti

Anonimo ha detto...

ma alla fine..Io turista brianzolo che da decenni viene a fare le vacanze nella val di non-no,in realtà vado spesso anche in val di fassa-devo imparare questa lingua nuova?
E se io mi esprimessi nella mia lingua brianzola?

musa capricciosa ha detto...

Concordo con DC sul fatto che la ricerca universitaria sia ben altra cosa.
Per questo a TN chiuderei tutta la facoltà di Lettere, inutile orpello malgovernato e malgestito, che sforna mediocrità - nonostante le classifiche -, cosa che, per esempio, Ingegneria, Scienze, Sociologia e Giurisprudenza non fanno.

Io ritengo che la lingua territoriale sia un patrimonio incalcolabile, tuttavia ritengo che per lo Stato (e per l'Autonomia) ci siano oggi altre priorità strategiche.

Donna Cannone ha detto...

@Michele: bellissimo il 'distinti starnuti', mi permette di adottare questa espressione?

Ribadisco, la questione non è sul piano personale e il blog non è strumento di attacco all'università.
Come forse ha visto, mi affaccendo anche in altre tematiche che mi incuriosiscono e non sta a Lei motivare la mia scelta di blogger.

Credo che potremmo scriverci per mesi senza arrivare a capo della questione, trincerati su posizioni assai diverse.

Riassumo quindi brevemente:
posta la questione linguistica che anche il dialetto noneso sia una lingua, ciò che contesto è il valore di una tesi su questo argomento e la spesa di soldi pubblici per finanziarla. In forma di tesi di laurea e/o di fondi locali per scopi economici spacciati per valorizzazione di identità culturale.
Contesto altresì la visibilità di simili sciocchezze sulla stampa.

La ringrazio per la gentile offerta di insegnare a me e al signor Salamini il dialetto noneso ma, per quanto mi concerne, devo declinare il Suo invito poichè al momento ho altre priorità.

Per quanto attiene alla menzione dei suicidi, non mi risulta di aver offeso alcuno nè strumentalizzato.

Per inciso, se Le interessa il tema, trattato in maniera seria, Le dico che ho portato di recente l'attenzione dei miei studenti sulla norma contenuta nel manuale di stile del quotidiano nazionale spagnolo El Pais in cui si regola il comportamento dei giornalisti nel trattamento di notizie di suicidio (da evitare per rischi di simulazione), contrapponendola all'analoga regola non scritta della stampa italiana e proprio al recente articolo comparso sull'Adige nonché alla notizia un po' meno recente del suicidio di un ragazzo inglese istigato da una folla a gettarsi da un palazzo.

Questo tema mi interessa assai più del dialetto noneso. Se trattato in maniera seria. Se desidera, possiamo procedere a una disanima. Credo che in quanto noneso, sì che potrebbe apportare delle osservazioni interessanti in merito.

Ossequi. Osselì?

Daniele ha detto...

Trenta commenti sul noneso, e non è importante? :-)

Fritz Salamini ha detto...

michele, io non mi scaglio contro il dialetto noneso, non strumentalizzare, mi scaglio contro una pubblicizzazione esagerata di una tesi di laurea stupida e inutile, al fine di ottenere una ufficializzazione della lingua nonesa con tutti gli annessi e connessi: corsi di noneso, posti per insegnanti di noneso, insomma, soldi pubblici sputtanati, perchè è qui che si vuole arrivare, vero?

Quindi continua pure a parlare il tuo buffo dialetto, ma non pretendere di essere preso sul serio, perchè in un paese in cui la ricerca è castrata pesantemente, chiedere soldi e riconoscimenti per una cazzata del genere è una cosa vergognosa

Unknown ha detto...

Certo le concedo la licenza d'uso della mia locuzione di accomiatamento. Attenzione però, siamo in tempi di influenze, non vorrei che qualcuno ci accusasse di fare gli untori con le nostre, seppur distinte, catarsi polmonari.
Capisco benissimo che la sua posizione sia lontana dalla mia per cui concordo che mi sembrerebbe inutile continuare.
Ho riletto l'articolo e non trovo la parte in cui parla di finanziamenti, tantomeno pubblici. Per cui fino a prova contraria dubito che questa tesi sia stata finanziata, e in quel caso lo troverei scorretto.
Dell'altro argomento, per motivi di vissuto personale, preferirei non parlarne in questo contesto.

Per Fritz: se te sono cazzate e soldi sputtanati per me (e evidentemente anche per altri) no. Tante teste, tante idee.

Salustri

Donna Cannone ha detto...

quanto meno stiamo creando una variegata alternativa di saluti che spero un giorno troverà spazio nell'ancora tanto formale corrispondenza più o meno elettronica.

Michele, grazie per la gentile concessione.

Ottequi

Fritz Salamini ha detto...

@michele

"Per Fritz: se te sono cazzate e soldi sputtanati per me (e evidentemente anche per altri) no. Tante teste, tante idee"

lo vedi che avete in progetto di spillare dei soldi a mamma provincia con le vostre cazzate?

Unknown ha detto...

Ribadisco. A te sembreranno cazzate e quindi chiaramente anche un eventuale finanziamento pubblico (provinciale, nazionale e/o comunitario che sia) ti sembrerà un inutile sperpero di denaro. Per altri invece non è così. Punto.

Donna Cannone ha detto...

Dipende cosa volete finanziare. Insegnanti di elementari, medie, superiori e università che insegnino il noneso come prevede Fritz?
O forse un corso post laurea mirato?

Che altro c'è da finanziare qui, con questa economia chiusa e pompata, che non sarebbe in grado di reggere la concorrenza altrove e le imprese locali vengono tutelate in badni di gara etc con manovrine ad hoc?

Nuovi studi sulla polenta?
Nuovi impianti sciistici?
Nuove magnadore?

Non vedo più il bandolo

musa capricciosa ha detto...

Nuovi studi sulla polenta! Voto per questi...anche perchè probabilmente a Pollenzo lo studiano già!

Daniele ha detto...

Nessuno vuol scrivere una tesi sulle mie unghie dei piedi?

Dok. ha detto...
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Dok. ha detto...

ha ragione Fritz. Da linguista (e non di parte...)ogni dialetto può essere considerato lingua. Generalmente per il salto di qualità si usano strumenti di misura di tipo storico culturale, ad esempio una passata e reale indipendenza politica o una passata e reale indipendenza sociale.

Detto questo, se ogni dialetto iniziasse a pretendere di diventare lingua, non ne usciremmo vivi. Siccome ogni dialetto potrebbe vantare una sua produzione letteraria (altra condicio sine qua non del passaggio di qualità), è opportuno che tutto resti come è sempre stato.

Da laureando in lingue (laurea specialistica) credo di poter affermare che l'argomento non è in sè ridicolo. E' ridicolo che venga pubblicizzato come la tesi dell'anno. E' un argomento abusato e per di più non di particolare valore scientifico. Quindi i dieci punti sembrano anche eccessivi.

P.s. all'Università di Trento, col cazzo che te li danno dieci punti per la tesi. Potresti prendere il massimo anche con la media del 25/26

musa capricciosa ha detto...

Doktor P: non mi risulta che a Trento con una media del 26 e il massimo dei punti di tesi (4 a Giurisprudenza, 8 a Sociologia,le altre Facoltà non so) si ottenga il 110.
Altra questione è "quanti punti di yesi puoi ottenere con una media scarsa?". La riposta è, effettivamente, anche il massimo.

Dok. ha detto...

io intendevo:

A Trento (lingue) massimo ti danno 6 punti, otto per lavori di particolare pregio, e sottolineo il particolare pregio.

Se ne dessero 10, per esempio, potrebbe prendere il massimo anche chi si presenta con medie di 25/26. E' questa non è una cosa seria.

Ciao a tutti!!

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

Perche non:)