mercoledì 6 maggio 2009

bastard sons of Italia

I trentini sono schivi, saggi e con i piedi per terra. Sanno benissimo che al di là dei fuochi di artificio berlusconiani, c’è una realtà che ogni giorno diventa più dura e difficile. Ragionano con la loro testa e capiscono che le cortine fumogene non riusciranno a nascondere gli effetti concreti sull’economia reale delle previsioni europee a meno di quattro, 4 per cento di Pil, e a più 113 per cento di debito pubblico. E che se non ci si da da fare, almeno localmente, con una buona amministrazione, si rischia grosso. Nel 1915-18 facemmo una guerra per l’annessione di Trento all’Italia. Che si può fare oggi perché l’Italia tutta sia annessa a Trento?
(Camilleri, da http://www.unita.it/)

4 commenti:

la signora in rosso ha detto...

bella domanda! faremo un referendum....

Luca Tittoni ha detto...

Bel post e bella domanda.
Luca

Anonimo ha detto...

Me ven da rider (mi viene da ridere - si capiva, no?)...
1. ma chi cacchio è sto Filippo, trentino d'adozione?
2. il link al sito del turismo è frutto di "nascoste" sponsorizzazioni?
3. creativo vuol dire puntare sugli unici prodotti che quest'arida terra ci dona (mele e uva)???

Mah... il trentino d'adozione dovrebbe conoscere anche questo detto: chi si loda si sbroda (chi si autoelogia si insudicia)...

http://www.unita.it/news/84528/modello_trentino_il_centrosinistra_vince

era a questo che ti riferivi?

Ciao Poldino!

Alex ha detto...

Io non riesco a vederli tanto più virtuosi del resto d'Italia. Sono bravi e laboriosi daccordo, ma il troppo denaro li ha eccessivamente euforizzati, portandoli a dimenticare anche interventi e finalità di importanza primaria e collettiva. Oppure tutto ruota attorno a quante più rotatorie stradali si riesce a costruire?