martedì 17 giugno 2008
25% + 1 (i tifosi della Romania)
Come per gli invalidi sui bus, a Galeazzi, bisteccone per gli amici, nei programmi televisivi viene riservato un posto a parte. Compare in collegamento satellitare dallo sgabuzzino, talvolta allungando le gambe sul vostro divano. E sì perchè Galeazzi non si limita a bucare il video, lui lo sfonda del tutto, tanto che non è raro che i telespettatori ascoltino le sue telecronache raccogliendo i bottoni mitragliati dalle camicie in cui il giornalista usa insaccarsi.
Tra un Abbagnale e l’altro, dal suo pulpito oltre ai borgoritmi intestinali Galeazzi emette talvolta dei suoni che qualcuno scambia per parole.
Mi è accaduto così sere fa, prima della partita, di vederlo annunciare che i rumeni per una volta, “oltre che avversari sociali lo sarebbero stati sportivi.”
Immagino che all’interno del suo involucro Galeazzi conduca vita agiata. Da tempo le fatiche di cui si nutre sono quelle compiute da altri: qualcuno fabbrica gli utensili che adopera, qualcun altro gli cura il giardino, qualcun altro ancora gli cambia il pannolone. Ci sono buone probabilità che almeno uno dei tre sia di nazionalità rumena.
Io, al contrario, di giardino frequento solo quello pubblico, che talvolta adopero come toeletta dopo aver addentato una fetta di cocomero direttamente dalle mie nude mani: né utensili, né cura dei giardini né pannoloni, insomma. Il rumeno per me è tutt’altro che un avversario sociale, dunque. Al massimo uno a cui tirare i noccioli dell’anguria, se ci va – a entrambi - di scherzare.
Riguardo allo sport, ci andrei cauto. Su quanti vivono in Italia si calcola che almeno il 5% sia straniero e che altrettanti siano i clandestini. Fa 10%. Poi c’è da considerare la Lega e i suoi seguaci: un virile 7% di padani che piuttosto che tifare per Grosso, De Rossi e Gattuso tiferebbero per la Norvegia. Consideriamo poi almeno un 3% tra bambini, papà e nonni innamorati della badante o tata di turno, spesso di una regione che a spanne individuano tra Mestre e Shangay, quindi non lontana da Bucarest. Infine consideriamo il sottoscritto, che preferisce una squadra che schiera un rom a miliardari che festeggiarono il mondiale con croci celtiche.
Siccome, come diceva Totò, è la somma che fa il totale, più di un quarto quindi di quelli che vivono in Italia oggi tiferanno Romania, più di un quarto in un rumeno non vedono un avversario sociale. Galeazzi è laureato in statistica: 26% è una minoranza trascurabile?
(nelle foto: un italiano e una rumena qualsiasi)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
12 commenti:
Veramente un bel post.
Complimenti, un blog bellissimo in tutti i sensi (si propaga...)
Linkerò volentieri
Sè magnato tutto pure il cervello e tranne la panza.
Una rumena qualsiasi??? :)
Meglio la foto in secondo piano che quella davanti.
non me lo dovevi dire che galeazzi è laureato in statistica! Riconsegno il mio attestato.
Bell'articolo,le foto mi fanno venire in mente solo due parole "gnam gnam".
Per due motivi differenti...
Simpatico davvero il post. Anzi simpatico e riflessivo…bel pezzo amico! Ah Galeazzi mi sta sulle balle…non perchè sia un ciccione terribile ma perché a volte pare che il suo cervello sia ancora incelofanato…e menomale che a me del calcio me ne può fregà de meno…ciao ciao
mah, fosse solo per il calcio che le considerano minoranze trascurabili!!
Da piccola confondevo sempre Galeazzi con Ferrara.
Ferrara è quello che si occupa di sport.
ferrara è quello che se lo lasci in acqua galleggia...
MAMMA MIA!!! la foto di bisteccone è da far andare i bambini a letto...
in riguardo all'altra, strano che silvio non abbia pensato ancora a espellare solo i rumeni masculi...
p.s. ferrara è quello che quando si sposta lascia lo spazio libero per il miliardo e 300 milioni di cinesi (benigni docet e il giudizio universale...)
Posta un commento