venerdì 23 gennaio 2009

morti e mortacci

I morti non sono tutti uguali. Prova ne fu che i milanesi passavano con raccapriccio per Piazzale Loreto quando i fascisti vi appesero i cadaveri di alcuni partigiani, metre gli stessi milanesi festeggiarono quando videro che dai medesimi ferri penzolava il dittatore. I morti, dicevamo non sono tutti uguali. A ricordarcelo ci pensano i mass media. Ieri ad esempio un goielliere di un quartiere bene della capitale ha detto la sua al tg sul provvedimento disciplinare che ha raggiunto il poliziotto accusato di aver ucciso il figlio, Gabriele Sandri. Una perdita di cui gli ultrà di estrema destra quando nelle risse si trovano in inferiorità, ancora piangono la scomparsa. E Pinelli? E Giuliani? E Aldovrandi? E le mille morti sospette nei penitenziari? Orfani.

3 commenti:

silvano ha detto...

A Gabriele Sandri gli intitoleranno le vie, e non si capisce il perchè, proprio non si capisce.

Barbara Tampieri ha detto...

Gli intitoleranno la via, ma non solo, Spaccarotella finirà in galera.

Anonimo ha detto...

Orfani. Come molti di coloro che agiscono senza chiedere nulla in cambio. L'utopia non fa audience. Purtroppo. L'importante è che non si perda la memoria. Saremo noi le vie e le strade su cui apporre quei nomi.