lunedì 2 marzo 2009

la scoria siamo noi

A tenere banco nell'ultima settimana sui giornali nazionali è stata la reintroduzione del nucleare in Italia. Su quelli trentini sempre di energia si è parlato, l'unica di queste parti: i finanziamenti statali. Che il ministro Calderoli ha stavolta bloccato. Al senatore Divina, trentino, un quotidiano locale attribuiva l'indicibile: "quei soldi servono a Roma." In effetti l'autonomia trentina è in bilico. In una recente puntata di Ballarò riusciva dove crisi, giustizia e riforma costituzionale non riuscivano: mettere d'accordo governo e opposizione. Nessuno però ha proposto una soluzione in grado di salvare, come si dice, capra e cavoli. Andiamo con ordine. Tempo fa un reportage ha mostrato la centrale di Chernobil e le mutazioni genetiche delle creature che popolano il bosco della regione. Perchè le centrali nucleari sono sicurissime, si sa. Eppure, chissà perchè, vengono costruite in zone quantopiù disabitate e remote, spesso ai confini. Si dà il caso che di centrali Berlusconi ne ha annunciate quattro, e che subito diversi amministratori locali abbiano negato la disponibilità delle loro regioni e provincie ad ospitarle. Cosa meglio del Trentino, allora: remoto, disabitato, alle estreme propagini dello stivale? Se i reattori li maneggia Homer Simpson perchè non i conterranei dei Bastar sons of Dyoniso? Sono le scorie, il futuro del Trentino. O la fame, in alternativa.

5 commenti:

la signora in rosso ha detto...

anche il Veneto, Chioggia, è papabile.....

catone ha detto...

Noi emiliani abbiamo già dato. A 20km. da casa mia c'è la centrale dismessa di Caorso e le scorie sono ancora lì....

Anonimo ha detto...

figo però!I Bastards mi piacciono,sono una buona band!Chi meglio di loro per occuparsi di nucleare?

Bello vivere in Italia!^_^

Anonimo ha detto...

Gasparri è venuto dal quel bosco?

DS ha detto...

strana storia questa. più che altro priva di dati e certezze. per il 16 marzo ambientiamoci tratterà l'argomento nucleare.
vedremo come andrà finire.