domenica 14 marzo 2010
qualcosa non torna
martedì 1 settembre 2009
Una giornata di ordinaria sociopatia
Basta. A livello. Sulla soglia del trabocco.
Vorrei spellare dal suo torpore questa città, tomba dell’energia e del divertimento. Obitorio dell’euforia, del piacere, della goduria. E della reazione. Orto di invidie, pettegolezzi e cattiverie piccolo-borghesi (ma aspiranti miliardarie).
Fighe di legno e uomini senza spina dorsale mi attraversano il passo all’ombra del duomo. La noja serale affoga nei frappé alla crema.
Nulla di personale. Pomeriggi in cerca di occasioni e mattine per uffici, passo da una cerbero del tribunale stretta in spalle da Mohamed Alì e uno stipendio non sufficiente a ripagarla dello sforzo di dire buon giorno, a farmacisti pudibondi arricchiti dei nuovi vaccini. Secche commesse altezzose si alternano a donnette dalle occhiaie ripiegate sui nuovi pannolini lavabili. Impiegati schizzinosi, laureati disoccupati e presuntuosi. Studenti inebetiti e comunque privi di curiosità si avventano sulla frittura di cosce - Sboccati strilloni post-moderni vendono corsi di giornalismo partecipativo. Puttana, l'educazione inutile si prostituisce, lacero l'orgoglio, sfondata l'onestà intellettuale.
Me, myself & I
Una vespa accaldata entra nella stanza mentre la doccia scorre senza risciacquarmi le idee. Evito la folla. La mischia di sinistra mi disturba – più aliena di un corteo della lega. L’autoscatto mi rimanda inesorabile una figura anni ’80. Fuori tempo, fuori territorio, fuori genere e specie. Mi appassiono al Guardian, imparando dalle inglesi come indossare il cerchiello ma sogno grandi pianure africane echeggianti degli zoccoli di rinoceronti, donne bufalo e canti popolari che non capirò mai.
Intanto, ogni giorno, qualcuno si spara. Ogni notte un disoccupato decide che è ora di puntare il grilletto. Contro di sé, contro la moglie, contro il figlio, il padre, la madre. Ammalato al punto da non sapere più che il grilletto va altrove – al cuore di chi ha soffocato la tua dignità e le tue speranze. Buono solo a riempire i rotocalchi dell'estate.
Io, sono in buona compagnia. Sola tra i resti di case abbandonate e polvere elettrificata rifuggo le menti storpie. Saluto il coniglio sotto il melo. Immobile, fisso le anatre che si baciano in volo, sul fiume.
Anelo un silenzio preverbale.
lunedì 10 agosto 2009
venerdì 13 marzo 2009
martedì 17 febbraio 2009
EkkeMinkiaE'2Vù? (o Dell'italia sul 3no)
verona, stazione. una giornata qualunque
mercoledì 31 dicembre 2008
Niente botti, siamo umani - rilancio

martedì 12 agosto 2008
lunedì 4 agosto 2008
la manovra

mercoledì 11 giugno 2008
dalla padella alla brace

ANSA) - TRENTO, 10 GIU - Intervenuti in un appartamento di Trento per spegnere un principio d'incendio, i vigili del fuoco hanno scoperto una coltivazione di canapa indiana. Chiamati da un vicino di casa allarmato dal fumo, pompieri e poliziotti sono intervenuti la scorsa notte in via Lorenzoni. Il proprietario, che aveva lasciato una padella sul fuoco, ha dovuto aprire la porta e gli agenti hanno fatto la scoperta: 14 piantine di canapa indiana alte due metri e l'occorrente per la loro coltivazione. L'uomo e' stato cosi' arrestato. (ANSA).
Voi che gli fareste al vicino?