intervallo
venerdì 31 luglio 2009
mercoledì 29 luglio 2009
controcorrente
Federica Pellegrini vince una medaglia d'oro alle olimpiadi, due ai mondiali, batte diversi record del mondo, infrange muri, posa nuda, strappa il fidanzato alla rivale francese. Federica Pellegrini è giovane, bionda, veneta. Ai giornalisti dice "sono l'attrice italiana più forte di sempre".
Vai Alessia Filippi, sei tutti noi.
el Alamillo de noantri
El Alamillo de noantri: ponte Adige tra Lavis e Trento
Foto di adolzan - altre sono qui: http://www.panoramio.com/user/2711666
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Scoperta nel carcere di Venezia una cella segreta per le torture. Proteste a Rovereto degli anarchici (al resto della popolazione le cose vanno bene così) per un suicidio sospetto in una cella. I livelli di sovraffollamento sono tornati in tutt'Italia ai livelli dell'indulto. Mentre in Turchia studiano pene alternative alla reclusione.
Ma in Italia a difendere i diritti c'è Di Pietro.
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martedì 28 luglio 2009
la fiducia dei consumatori
Una rivelazione dice che "la fiducia dei consumatori cresce".
Il consumatore, per chi non lo sapesse, vive e si muove a ritmo delle musiche dei supermercati, sulle cui soavi note conduce una leggiadra danza sospingendo felice il carrello della spesa lungo gli scaffali dei prodotti, sorridendo al finto pizzicagnolo precario o assaporando manciate di cubetti di formaggi che una gentile hostess propone in ginocchio. Ma più spesso il consumatore predilige scegliere: si sofferma dinanzi ai flaconi, alle scatole, ai dispenser, alle buste, che soppesando afferra e ripone nel suo veicolo. Quindi riparte, senza sforzo, con la sicurezza delle sue scelte. Fino a quando il circuito degli scaffali lo conduce nei pressi della cassa, al cospetto della quale al consumatore sovviene il bisogno improvviso di un acquisto ulteriore, di una sorpresina ricoperta di cioccolata per la prole, di un dopobarba per uomini veri o di un collant all'ultima moda, e con una piroetta il consumatore si volta e si allontana dalle casse. Pieno di fiducia.
lunedì 27 luglio 2009
il parassita è il nord
Adesso nasce il partito del Sud. Lo fondano pare, Miccichè e Lombardo.
Ma che ci fa, l'Italia, ancora tutta unita?
Con l'Unione Europea e la globalizzazione il meridione perde la sua funzione di mercato per le industrie del nord, che col federalismo riesce a non devolvere neanche le minime risorse per assisterlo. E allora perchè non sancirla questa scissione di fatto?
Ieri Diamanti su Repubblica confermava che sempre meno ci si riconosce nella nazione e sempre più in una sua porzione: ci si divide in settentrionali e meridionali ancora più che cinquant'anni fa, la diffidenza cresce, e a Vicenza una norma approvata da destra e sinistra può stabilire che essere nati altrove può impedire di fare il preside.
Perchè non smettere di concepire lo stivale dalla caviglia in giù sempre come meridione di qualcos'altro? Pompei, la Puglia, la Sardegna, Agrigento potrebbero essere un eldorado per il turismo. Invece ora il sud funge da discarica dei rifiuti tossici delle industrie del settentrione.
Con una scissione la situazione peggiorerebbe?
domenica 26 luglio 2009
a causa delle dimensioni del mio caos
Adesso che manca solo il rogo di Roma alle scelleratezze che stanno emergendo del premier, senza peraltro che sotto l'ombrellone i suoi elettori si scompongano, una cosa si può dire: che, in effetti, non è morale, il problema.
Quello che è da considerare è la vulnerabilità della nostra nazione. Poniamo il caso che le foto del nostro presidente del Consiglio fossero state vendute al governo Francese, cosa avrebbe potuto ottenere Sarkozy, in cambio del silenzio? A quest'ora chissà avremmo un ponte tra la Corsica e la Sardegna, nuova provincia Francese. Già la immaginiamo la fiera reazione dei nostri compatrioti: 'anvedi, siamo andati in vacanza all'estero e neanche ce lo sapevamo!
Altri interrogativi restano insoluti. A cosa espone l'abitudine del nostro presidente del consiglio di risparmiare sui preservativi, o da quale obbligazione nasce la alleanza sua - e quindi di tutta l'Italia - con quell'ex agente del KGB che si chiama Putin.
A consolare, un precedente storico. Nixon era suonato. Kissinger ed un altro paio di personalità di altissimo livello ne facevano nell'ombra, ognuno in settori distinti, le veci.
Sapere che Berlusconi, mentre tutto il mondo seguiva i conteggi che decidevano il nuovo presidente degli Stati uniti, fosse impegnato a trastullarsi con una escort, vederlo vantarsi dei suoi discorsi come un bambino prodigio, cantare in coro l'inno a sè stesso ci fa credere, temere, sperare, che in questi anni, dietro le quinte (ma anche qualche prorompente sesta, chissà) a governarci sia stato qualcun altro.
Riina, Letta o il Caos?
ditemi perchèèèèèèèèèè
......se la mucca fa muhhhh il merlo non fa mehhhhhh
Domande senza risposte
sotto questo sole
Perché i musicisti fanno un sacco di smorfie
e nessuno gli dice niente?
Perché molti medici si sentono dei paraculi
e diventano superbi e sprezzanti,
privi di umanità?
Perché nella mia vita ci sono solo caffettiere da 1 o da 3?
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sabato 25 luglio 2009
i primi delle casse
"Premiare le amministrazioni virtuose". Con questo mantra tra il leghista e il manageriale i soldi restano dove stanno, anzi vanno dove già ce ne sono. Siano ASL, regioni o università, come quella di Trento. Come se, trovando una crepa in bagno, decidessimo di premiare il salotto. Col risultato di ricevere gli ospiti in una sala affrescata e ignorare gli scricchiolii della Toilette. Di questo passo la casa si spezzerà in due, come l'Alitalia: con una facciata di rappresentanza e una bad company: le periferie, il sud, i sottoscala sociali. Quelli cioè che una volta lottavano per conquistare l'accesso almeno ad un dignitoso camera e cucina e adesso si barricano terrorizzatati dai baraccati che bussano alle loro finestre.
giovedì 23 luglio 2009
a voi no?
Capita sempre più spesso - a voi no? - di sentirsi come la protagonista di "La vita è bella" quando in un banchetto in cui si chiacchiera di quanto si risparmierebbe eliminando i malati, si china, s'infila sotto il tavolo, e al cameriere carponi a raccogliere stoviglie sussurra: "portami via."
mamma ha fatto gli gnocchi
Prendete un tifoso dell'inter. Gioavane; diciamo abbastanza da non ricordare chi era Beccalossi. E poi prendete la Serracchiani, l'enfant prodige del Partito democratico, quella che preferisce Franceschini perchè è "simpatico". Vinceranno, prima o poi, si sa. Ma prima, chiedetegli per cosa e contro chi. In nome di quale identità.
Che sia meglio soffrire, tribolare, fare catenaccio e pareggiare con Totti e Renato Nicolini?
martedì 21 luglio 2009
tra veline e velate meglio Voltaire
"La psicologia maschile è immaginifica, creativa, sperimentale, amante del rischio, desiderosa di novità, di affermazione dell’io, il più delle volte ampia e superficiale. Quella femminile è concreta, tradizionale, nemica dell’azzardo, desiderosa di certezze, di conservazione del “mio”, il più delle volte profonda e limitata."
Potrebbero essere di Borghezio, invece sono parole di Hamza Roberto Piccardo, ex segretario dell'UCCOI (Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia).Le citiamo perchè tutto è relativo e quando un musulmano ci dice che nel mondo occidentale la donna non è rispettata, guardiamo la tv, ci pensiamo su ed è difficile dargli torto. Ma non vorremmo essere donne in una cultura che dice che la mia psicologia è "profonda e limitata", che autorizza mio marito a ripudiarmi, che nelle testimonianze mi conferisce metà dell'attendibilità di un uomo, che per andare in paradiso dice a mio marito di obbedire ad Allah, e a me di obbedire a mio marito. (vds. Corano).O dove, è accaduto giorni fa, siccome vergini al patibolo non se ne possono portare, i secondini rimediano stuprandole.
Poi, lo ripetiamo perchè questo è il bello dell'occidente, tutto è relativo. E ci piacerebbe che senza discriminazioni chi volesse velarsi, per sua libera scelta, fosse libero/a di farlo.
lunedì 20 luglio 2009
?
"Io so", diceva Pasolini; i nomi degli autori delle stragi, per esempio, diceva di conoscere, perchè era un intellettuale, e collegava i fatti. Oggi chi ha messo la bomba sotto casa della madre di Borsellino invece ce lo dice Totò Riina. Del resto a quale intellettuale chiedere? Dell'Utri rischia di essere informato, di non aver bisogno di collegarli, i fatti.
Un'ora fa nel nostro piccolo, abbiamo letto un trafiletto di un'agenzia di stampa: bomba disinescata a piazza XX settembre, a Roma.
Poi, se in giro trovate un intellettuale, fategli una domanda.
(nella foto Pasolini subito dopo aver collegato i fatti.)
domenica 19 luglio 2009
dilettanti
Alle fine non ne rimase nemmeno una fetta. Il mondiale dell'anguria, in piazza Picelli a Parma, riesce nell'impresa di consumarne ben 50 quintali. A divorarli il pubblico e naturalmente i concorrenti, più che mai agguerriti, donne incluse, nell'addentare "senza pietà" le abbondanti e gustose fette del rosso cocomero. Alle fine vincono, tra le signore, Denise Venturelli, che ne spazzola letteralmente 543 grammi. Per gli uomini, già plurimedagliato, con 778 grammi divorati si afferma Francesco Ruppi.
acqua calda: all right reserved
Se a leggerlo vi fate quattro risate la colpa non è del blog, è delle notizie. Come quella di una ricerca dell'università di Berkley che ha scoperto che a fare la siesta uno si sveglia di buon umore. La New Economics Foundation, che a giudicare dal nome deve essere pure lei di quelle parti, ha fatto una classifica dei paesi più felici. Non proprio una loro specialità se a forza di votare Swarznegger e torturare gente in giro per il mondo si classificano – ma probabilmente barano – 114 cesimi su 143.
Il paese più felice? Il Costarica, privo di esercito e ricco solo di parchi naturali, dove la formula di saluto è “pura vida” e, chissà, dopo pranzo invece di pianificare golpe, si sdraiano su un amaca.
Svegliaci quando hai finito, Obama.
sabato 18 luglio 2009
la ministra colle piume
Nuovo caso di conflitti d'interesse: la ministra Martini racomanda di non abbandonare gli animali. Appello quantomai appassionato, rivolto a tutti noi che la memoria di questa eminenza avevamo evidentemente abbandonata in qualche autogrill. Che a pensare ai barboncini sia preposto un dicastero ci conforta. Da parte nostra, per il resto dell'anno, una preghiera: non lasciateli soli significa anche e soprattutto non condannateli alla solitudine. Che canarini, pesciolini, tartarughe e ministri abbiano sempre una compagnia, per distrarsi, per non impazzire.
(nella foto la ministra Martini, e se non ci credete cercate su Google)
giovedì 16 luglio 2009
chiuso per rutto
Sarà che la morte quando non è violenta,eclatante, improbabile, viene rimossa, di funerali in giro non se ne vedono più. Quelle transumanze dietro una mercedes ingolfata ormai appartengono ai ricordi. Oggi il feretro sarebbe un impaccio anche sulla pista ciclabile.
Ecco che allora il padre di Gabbo, il teppistello dei parioli ammazzato da un poliziotto che un anno fa per sbaglio mirò verso una nuca, organizza un corteo. Dice che vorrrebbe un milione di persone.
Che la protesta sia contro il poliziotto, la morte o suo figlio, da noi massima solidarietà.
Ambientiamoci – Gli 8 eroi e la lotta ai cambiamenti climatici.
A luglio riprende la rubrica Ambientiamoci dopo la sosta forzata di giugno e per l’occasione ho deciso di riportare il paragrafo della dichiarazione “Leadership responsabile per un futuro sostenibile” che fa riferimento ai cambiamenti climatici (Cambiamenti climatici e ambiente – lotta ai cambiamenti climatici) pubblicata a termine della prima giornata – 8 luglio – dei lavori del G8 dell’Aquila.
“Come mai?” vi chiederete. Un po’ per informazione – visto il poco spazio riservato dai media italiani all’argomento, più impegnati ad incensare l’organizzazione che ad altro – un po’ per monito. Infatti il prossimo dicembre (7-18) si terrà la “nuova” Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici a Copenhagen che dovrebbe sostituire e rafforzare gli impegni presi a Kyoto.
Conoscere gli impegni presi formalmente in questo G8 potrà essere un buon metodo di pressione affinché vengano mantenuti.
Tommaso Perrone.
“63. Questo è un anno cruciale per intraprendere a livello globale azioni rapide ed efficaci per combattere i cambiamenti climatici. Sottolineiamo l‟importanza della decisione presa nell‟ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite contro i Cambiamenti Climatici (UN Framework Convention on Climate Change - UNFCCC) di avviare concretamente i negoziati per raggiungere un accordo globale ed inclusivo per il post-2012 entro la fine del 2009 a Copenaghen, come stabilito dalla Conferenza di Bali nel 2007. Dobbiamo cogliere questa decisiva opportunità per raggiungere un ambizioso consenso globale.
64. Riaffermiamo il nostro impegno nell‟ambito dei negoziati dell‟UNFCCC per il raggiungimento di un accordo globale, inclusivo e ambizioso per il post 2012 a Copenaghen, che coinvolga tutti i paesi e sia in linea con il principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità. In questo contesto, sottolineiamo l‟importanza del contributo del Foro delle Maggiori Economie su Energia e Clima (Major Economies Forum on Energy and Climate - MEF) per raggiungere un risultato positivo a Copenaghen. Chiediamo a tutte i Paesi che partecipano all'UNFCCC e al Protocollo di Kyoto di assicurare che i negoziati che si svolgano in tali ambiti si concludano con un accordo globale, coerente ed efficace dal punto di vista ambientale.
65. Riaffermiamo l‟importanza del lavoro svolto dall‟Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), in particolare il IV Rapporto di Valutazione, che costituisce la valutazione più completa della comunità scientifica. Prendiamo atto dell‟opinione scientifica ampiamente condivisa che l‟aumento medio della temperatura globale al di sopra dei livelli preindustriali non dovrebbe superare i 2°C. Visto che tale sfida globale può essere affrontata solo con una risposta globale, reiteriamo la nostra volontà di condividere con tutti i paesi l‟obiettivo di raggiungere una riduzione di almeno il 50% delle emissioni globali entro il 2050, riconoscendo che ciò implica che le emissioni globali dovranno raggiungere il picco prima possibile e poi decrescere. All‟interno di questo processo, siamo favorevoli anche a un obiettivo dei paesi industrializzati di ridurre le emissioni di gas serra nel loro insieme dell‟ 80% o più entro il 2050 rispetto al 1990 o ad anni più recenti. In coerenza con questi ambiziosi obiettivi di lungo termine, adotteremo significativi obiettivi aggregati ed individuali di riduzione di medio termine prendendo in considerazione che gli anni di riferimento possono variare e che gli impegni devono essere comparabili fra loro. In modo simile, le maggiori economie emergenti devono intraprendere azioni quantificabili per ridurre le emissioni in modo aggregato significativamente al di sotto dello scenario business as usual, rispetto ad un anno determinato.
66. Riconosciamo che la graduale eliminazione degli idro-cloro-fluoro-carburi (HCFC), come previsto dal Protocollo di Montreal, sta conducendo ad un rapido aumento dell‟utilizzo di idro-fluoro-carburi (HFC), alcuni dei quali sono dei potenti gas serra. Per questa ragione, lavoreremo insieme ai nostri partner per garantire che la riduzione delle emissioni di HFC venga perseguita nel contesto più appropriato. Siamo inoltre impegnati nell‟intraprendere rapide azioni per affrontare altri agenti che alterano il clima come il nerofumo (black carbon). Tuttavia, questo impegno non deve impedirci di effettuare ambiziose e urgenti riduzioni di altri gas serra che durano a lungo nell‟atmosfera, che devono restare una priorità.”
Fonte: G8 Summit 2009 – sito ufficiale – Atti del Vertice
mercoledì 15 luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
dedicata a Giorgio Napolinano
Io preferisco ammazzare il tempo, preferisco sparare cazzate, preferisco fare esplodere una moda, preferisco morire d'amore, preferisco caricare la sveglia, preferisco puntare alla roulette, preferisco il fuoco di un obiettivo, preferisco che tu rimanga vivo.
(Caparezza)
lunedì 13 luglio 2009
domenica 12 luglio 2009
piangere dal ridere
Ci vuole la lettura, per caso, di un quotidiano qualsiasi di trent'anni fa, per capire che quello che stiamo vivendo non può essere vero. E' un delirio, di sicuro. Solo che ancora non sappiamo se digrignare i denti dal terrore o scompisciarci dalle risate.
Ma voi come la vedete la candidatura di Beppe Grillo al PD? Come una pagliacciata o una cosa serissima? E FAssino, per esempio, che dice che non lo faranno iscrivere, non riesce a dimostrare, con una frase sola, tutta la debolezza del partito come neppure Giannelli, neppure Forattini saprebbero fare?
E Marco Rizzo, il capoccione comunista, che annuncia una scissione dal partito dei comunisti italiani, partito nato da una scissione da rifondazione comunista, a sua volta staccatosi ai tempi della nascita del PDS, come la vedete, voi: come un destino tragico o una scissione sì, ma della personalità?
E il congresso del PSI, con Formica e Craxi chiusi dentro i loro cognomi a discutere con chi alleare il partito come due generali che non si accorgono di non avere un esercito, sono una barzelletta o una novella di kafka?
E il ministro degli esteri che si chiama Frattini, e la ministra della pari opportunità che nel curriculum ha anni di valletta, e un deputato che insulta i napoletani e al meridione che nasce un partito del sud, se ci fermiamo un attimo, non vi sembrano titoli da Cuore, il giornale di satira di Michele Serra?
Oppure ci trovate qualcosa alla Titanic, alla Shakespeare, la follia collettiva di un circo alla deriva?
brasile '82
Per chi l'ha vista, per chi non c'era, oggi parliamo di poesia. Di una squadra TAlmente forte che si dimenticò di dimostrarlo. Di una guglia senza fondamenta, di una scala a chiocciola appesa in cielo, di una lingua senza grammatica, di una legge senza articolo, in effetti di una squadra capo nè coda, senza portiere nè centravanti: così giocava il Brasile dell'82.
Socrates, Junior, Cerezo, Falcao: con quattro registi non ci ha più giocato nessuno. Sarebbero stati fuoriclasse in ogni squadra, in ogni epoca, ma come fai, se il numero 10 è di un certo Zico? Proprio in questi giorni, ventisette anni fa, per togliergli la palla Gentile non seppe far altro che strappargli la maglietta. Giallo oro, sopra un torace forgiato sulle spiagge di Bahia. A dimenticarsi di segnare, a palleggiare fino al tramonto.
Per passare il turno a quella squadra bastava pareggiare. Attaccò, leggiadra, temeraria. Come un ballerina sulle fauci di un coccodrillo. Bruto e rapido come Paolo Rossi. Il più banale dei nomi, di fronte ai loro soprannomi, che da soli facevano una telecronaca.
E Rossi dette tre morsi, vorace. E poi fu Zoff, un sospiro, ma il più forte dei portieri, il più taciturno, a parare sulla riga, all'ultimo minuto.
Dice che il calcio fornisce modelli. Specie ai ragazzi.
A immaginare quella palla dentro viene da pensare a un mondo in cui i bambini studiano la geometria non euclidea e la geografia del pianeta, non quella della prvincia, e che da grandi non comprano bond nè Suv, che ascoltano Veloso, mica Britney Spears, che dialogano e non sparano.
FORZA ITALIA mai ma forse un partito che si chiamasse FORZA BRASILE '82 lo voteremmo.
sabato 11 luglio 2009
PD: coperta corta o materassino?
La polemica sullo stupratore democratico mostra la differenza tra il partito guidato da un diminutivo e quello comprato da un accrescitivo: Franceschini e Berlusconi, nomi perfetti per una coppia di comici, poli tra il masochista alla Mai dire Goal e il fanfarone di Plauto.
Fosse stato del Popolo della Liberta´, l' indagato di violenze carnali, non lo avremmo mai saputo. Le accuse tra i vertici poi mostrano che la coperta non solo e`corta - a ogni elezione di piu´- ma che la si stiracchia in direzioni opposte: tra il sacrestano, il portavoce degli imprenditori illuminati e il chirurgo le istanze oscillano comunque a distanze siderali dal nodo dei problemi. Che e`la democrazia. C'`rimasto il partito, che, lo dice il nome, e`partito; per le spiagge come una vecchia canzone, ma fino a naufragare.
Meno male.
giovedì 9 luglio 2009
martedì 7 luglio 2009
secessioniamici da quest'uomo (quello di destra)
Io voglio diventare un verdano avvinazzato, sputare parlando un italiano stentato. Io, servitore di uno stato dove chi non è come me viene discriminato. Voglio sbandierare commosso un tricolore senza bianco, nè rosso. Voglio lodare il deputato esaltato, che vuole l'immigrato umiliato e percosso . Voglio denigrare le prostitute, disinfettando i treni dove sono sedute. Questione di cute su cui non si discute sono puro come l'aria, tutta salute. Voglio giurare fedeltà al senatur, voglio vendicare la mia Pearl Harbour. Roba da fare rivoltare nella tomba Gaetano Salvemini ed il conte di Cavour. Allora fate come me: Tutti in Verdania. Italiani: Tutti in Verdania. Ottomani: Tutti in Verdania. Venusiani: Tutti in Verdania. Andini e Atzechi: Tutti in Verdania. Kazachi ed Uzbechi: Tutti in Verdania. Arditi e Galati: Tutti in Verdania, dove si lavora si guadagna e si magna!
(Caparezza)
lunedì 6 luglio 2009
jurassic president
Diciamoci la verità: tanto peggio tanto meglio. Chi non ha votato Berlusconi sotto sotto ci spera in un sotto sopra, almeno geologico. Un terremoto insomma, giusto da far cadere i calcinacci, durante il G8.
Tanto per far capire che il G8 all'Aquila serve a occultare il fallimento dei preparativi in Sardegna; e magari anche quello della ricostruzione.
Ma il terremoto non ci sarà. Perchè, visto come la trattano quelli di destra, il pianeta terra è di sinistra, sicuro. Dalla deriva dei continenti in poi dedito alle scissioni, con correnti e delicati equilibri interni, autore di pensieri a volte celestiali, a volte, ci mancherebbe, terra terra. Di sinistra e quindi riformista, il nostro pianeta, paziente, pronto ad attendere la vittoria del sol dell'avvenire. A venire, e mai arrivato, appunto.
Perchè per la sinistra, si sa, viene prima il bene del paese.
Sarà per questo che, tra comunisti, tra coetani, il pianeta terra e Napolitano si capiscono al volo.
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1984 FINIamola Berlusconi,
un calcio al nazionalismo
nonsololislam
Comunque la pensiate, benvenuti a Samarcanda. Così esordiva Santoro tanti anni fa e nel nostro piccolissimo questo vogliamo dire a sololislam.blogspot.com, blog trentino di orientamento musulmano.
Restiamo dell'impressione che di oppio, del tipo che diceva Marx, i popoli siano già intossicati abbastanza.
Tuttavia forse una ventata di fumo diverso può aiutare a comprendere quanto sia viziata l'aria che abbiamo sempre scambiato per ossigeno.
domenica 5 luglio 2009
Felice di spurgare (una canzone d'amore)
Sarei felice di spurgare. Sono io che me lo impedisco, di lasciarti andare? Oggi avrei dato chissà che cosa per sentire la tua voce dietro di me. Parlarmi, sì.
Non certo una di quelle scemenze a voce chioccia che ti esce a mezza gola. “Superficiale” e mentitore a te stesso; che non ti sei presente. Come quando mi hai detto che il funerale di tua madre è costato un capitale. E forse nemmeno come l’ultima volta che mi hai incontrato, (visto che sei arrivato da dietro).
Ma per sentirti dire le cose che mi dicevi. Per poterti parlare.
Per ascoltarti con lo stesso tono e la baguette sotto braccio sul lungomare «kika kika» – kissà perké, per me è sempre stato con la kappa. Mika ke tu me l’abbia mai scritto.
Con le stesse intenzioni.
Sì, forse c’è, adesso, qualke giorno ke non ti penso. Quest’anno, il 23 non ho nemmeno sofferto. Anzi, ci ho dovuto pensare ke era l’anniversario della fine. «Sono guarita», ho pensato.
Ma non era vero.
Ogni volta ke interrompo la vita salti fuori. Sei un dolore nelle ossa.
Ti cerco nel cielo, ti trovo nelle nuvole. Raccolgo pezzi di me nei cirri grigi lassù in cima alle dolomiti.
Mi sto lontano. Mi cerco ma ho paura di trovarmi.
Fantasma, stasera ho indossato quelle righe ke avevamo comprato insieme, quelle ke stavano nel cassetto da 5 estati, con gli orekini di Sitges. E mi è sembrato di impazzire.
Fantasma patetico di una me stessa invekiata e irreale. Le mani alla gola ad ascoltare il cuore.
Mi sono fotografata, oggi, per accorgermi ke i segni ke sento sul viso quando con me ci sono solo io, li vedo.
Una signora russa, una volta, mi ha detto «ti è successo qualcosa». È stata l’unica, ke li ha notati. Non so dove li ha visti. Erano te. Sei tu quello ke mi è successo e ke porto nascosto nel viso. Ke porto addosso e ke frugo tra i rami del melo. Non le senti le fronde del mio pensiero? Non ti kiedi mai se ti penso?
Se con i negramaro cantassi ki pensa un poco a te nell’immensità, sono io. Ekomi. Non manco mai.
Quando non mi vedo, mi dico di nascosto ke cosa darei per tornare indietro? con te ke mi portavi al sole e ti donavi delfino. Lo sapevo ke mi avrebbe stroncato le reni. Ma ho pensato ke ero forte e magari ce la potevo anke fare. Poi stasera, inerpicata dentro i sassi e le onde ferme, ho avuto paura a salire nei boski dove mi dicono ke sei andato a abitare.
Allora, sono tornata indietro e mi sono messa a scrivere.
Spero solo ke questa pagina mi strappi il cuore.
DC
venerdì 3 luglio 2009
per chi non si allende
Per il terzo anno di fila il premio Strega è andato ad un libro del gruppo Mondadori.
Presto, di sicuro, toccherà alla Feltrinelli. Che a vendere libri da 4 soldi, ma a 20euro in questi anni ci sta facendo il callo. Ad esempio con Isabel Allende, un cognome una garanzia se vuoi fare l'intellettuale di sinistra.
E far capire, senza che nessuno te lo domandi mai, che ti sei letto Cento anni di solitudine, parafrasi, in fondo, di qualsiasi quarto d'ora trascorso a Trento, dove non a caso Isabel Allende fu insignita della laurea honoris causa. Sul web si trova ancora la motivazione: più o meno il merito è di essere la nipote di Salvador, il presidente cileno fatto fuori da Pinochet.
Null'altro. Che ora Isabel continui la lotta per l'uguaglianza nella sua villa in California i professori di Trento non lo dicono.
Quanto a cosa sui suoi libri ci sia scritto non pare così importante. Sul suo sito ufficiale ci sono quattro sezioni. Una, la ultima, accenna alla scrittura. Il resto sono fondazioni, appuntamenti, foto di famiglia e letterine degli ammiratori. In effetti Isabel Allende è come Madonna: una star.
Che scrive di sè stessa, ovvio.
Quando morì sua figlia scrisse un libro, "Paula". Seguì "per Paula". Ora "La somma dei giorni": un libro di memorie.
Prima aveva scritto "Il piano inclinato". Che rivelò essere basato sulla storia di suo marito. E dove lo rivelò? Nel libro successivo: Il mio paese inventato.
Isabel Allende negli ultimi dieci anni ha scritto altrettanti libri. Sedici in tutta la sua carriera. Il primo, "La casa degli spiriti", con la storia degli avi, fu una specie di riassunto delle puntate precedenti.
Dove chissà perchè un capitolo era dedicato agli eventi legati alla morte di suo zio. Sull'ultimo libro, molto più impegnato, Isabel Allende ci narra invece del suo lifting.
Chissà se ci libereremo mai di lei. Aspettiamo comunque con ansia un romanzo di fantascienza, quando, dopo aver seguito sua figlia defunta, dal girone degli inutili ci fornirà l'ennesima puntata della sua tanatosgrafia.
(nella foto, la scrittrice prima e dopo aver fatto i soldi.)
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giovedì 2 luglio 2009
se è vero
“Sono 1250 i militari che si aggiungeranno a quelli gia’ operativi per la sicurezza delle citta’.”
Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a margine della visita al Rigel di Casarsa della Delizia. "Si aggiungeranno a altrettanti Carabinieri e uomini della polizia per rassicurare in alcuni quartieri di tutte le citta’ italiane che fossero considerate in condizioni di aver bisogno di questo aiuto e svolgeranno funzioni di controllo del territorio, quindi, di contrasto alla criminalita. E’ sicuramente un provvedimento non risolutivo ma che aiutera’ molto, se e’ vero che dove hanno gia’ operato il numero dei reati e’ sceso fino al 40%".
ansa - 2/7/2009
il voto dilettevole
Scommettiamo? Il prossimo segretario del PD sarà Bersani. E' come se, nel momento in cui doveva essere investito da una bufera il partito abbia scelto di farsi sottile e flessibile come una canna, come Franceschini, mentre ora la figura di Bersani, le banche, Prodi e D'Alema che lo supportano scelgono la massa, la fanteria che avanza.
Che poi sia Bersani, fra anni o mesi, a candidarsi alla presidenza del consiglio non è automatico. Di certo il suo nome non è precisamente uno specchietto per quelle allodole di tassisti. Il padre delle "lenzuolate", delle liberalizzazioni, già parla di alleanze, non è detto quindi che il nome del candidato premier non risulti da un accordo con Di Pietro e Vendola, ad esempio.
Si sa come andrà a finire: già Veltroni ci aveva provato col voto utile. Ora, come fa dire a Bertinotti Corrado Guzzanti, proveranno a convincerci che ce ne sia anche uno dilettevole.
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mercoledì 1 luglio 2009
nulla piu'
Chissa', magari Micheal Jackson e` morto solo perche`altri modi per impallidire non ne aveva. Pero`chi puo`indovinare l'effetto di rimirare per tv, davanti alla bandiera a stelle e strisce la pelle e i capelli dell'uomo piu' potente del mondo?
Magari quello di non sentirsi negro. Negro abbastanza. Con questa parola che per molti suona offensiva. Non solo per quelli che la urlano negli stadi. E allora si dice nero. In un eterna rincorsa a cancellare la propria identita`, accettando di cercare surrogati, eufemismi.
Somiglia, - non vi pare? - a quelli che a forza di vergognarsi di chiamarsi comunisti scelsero di diventare pidiessini, poi diessini, e ora non sanno neanche cosa sono, se ancora sono.
(nel titolo, Debora Serracchiani)
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