venerdì 22 agosto 2008

meglio la sagra della porchetta

Da Berlino ’36 fino a quelle in corso a Pechino passando per Mosca e Los Angeles, le olimpiadi sono eventi quasi più politici che sportivi. Occasioni per alzare la bandiera, sentire le trombe degli inni e glorificare giovanotti in canottiera che diventano “eroi”. Almeno nell’antichità si interrompevano le guerre: oggi si iniziano. E il sapere che i nostri migliori atleti sono soldati non sempre ci fa sentire più sicuri. Viene nostalgia di giochi autentici, qualcosa tipo quelli senza frontiere che si facevano tanti anni fa, alla buona, dove si trattava di giocare a pallone sul sapone o colpire i birilli in cima a un carrello della spesa in discesa. Perché fra quattro anni al posto della solita kermesse a Londra non si organizza qualcosa tipo Macerata 2012? E magari con squadre miste: arabi e palestinesi, bionde e daltonici, uomini e no: scelti dal sorteggio. Insieme potrebbero tenersi tanti altri tipi di olimpiadi: della matematica, di lingue straniere, ma anche di artigianato e gastronomia. Non preferireste anche voi un duello tra Sacher Torte e cassata siciliana all’ennesimo caso di doping?

2 commenti:

articolo21 ha detto...

Io abito nei Castelli Romani. Con me sfondi una porta aperta ahahah

silvano ha detto...

Le olimpiadi non mi piacciono quando vedo le superstar super miliardarie che viaggiano in prima, quando vedo il fenomeno di turno che con il peana acritico della stampa mi racconta che fa una dieta di 12000 calorie al giorno, mangia la pasta, la pizza, un bacione della mamma...mavadarviaelkul!!!
Le olimpiadi mi piacciono quando vedo un povero cristo sconosciuto che si fa 50 km di marcia e poi piange come un bambino e che, tempo 15 giorni sparirà e verrà dimenticato, per forse riemergere fra 4 anni.
Meglio la Sacher anche del doping...ma quale doping?