giovedì 22 maggio 2008

un altro sport


I tifosi di una squadra applaudono l’altra. I giocatori si congratulano con gli avversari. Un centravanti è di colore, un allenatore è israeliano; nessuno ci fa caso. Sul campo uno spettacolo come non si vedeva da tempo.
Così si è conclusa ieri la finale di Champions league, il campionato europeo per club, il derby tra Manchester e Chelsea.
A volte basta una partita per avvertire la distanza che ci separa dal resto del mondo. Un incontro in cui si cade e ci si rialza, senza contestare l’arbitro, senza sceneggiate, senza chiedere che l’avversario venga punito.
Poi si pensa a Biscardi, a Moggi, Berlusconi, Cassano.
Questo sembra un altro sport, e forse lo è: è il calcio inglese, rimasto tale nella cultura, cambiato nel gioco, continentale ma spettacolare come sempre.
In Italia alle tifoserie ospiti spesso viene vietato di assistere alle partite. Quelli che entrano allo stadio sbandierano striscioni che esaltano i forni crematori. Quando un avversario urla di dolore gli si augura in coro di crepare.
I tifosi invece muoiono davvero. Capita, a volte, ammazzati tra loro o da poliziotti zelanti.
Il persidente del Chelsea è russo, quello del Manchester americano.
Al presidente della Roma viene rinfacciato di essere di Macerata.
Tre anni fa si accertò quello che tutti sapevano: che la squadra più titolata d’Italia lo era per aver corrotto gli arbitri. Anni prima un allenatore lo aveva denunciato, insieme all’uso di medicinali vietati.
Il risultato è che quell’allenatore oggi ha smesso di esserlo. Il risultato è che in Europa quella stessa squadra l’anno venturo rappresenterà l’Italia. E chi sennò?

16 commenti:

duhangst ha detto...

Tutta un altra mentalità..

Gianluca ha detto...

Un vero spettacolo quello di ieri...
e sui nostri giornali il giorno prima a paventare il rischio hooligans!
pensassero agli uligani italiani

il ricciolo ha detto...

come si dice in piemonte "esageruma nen" (non esageriamo, ndt). la zuffa scatenata dall'indios tevez non l'hai vista? prova ad immaginare se ci fossero state 2 squadre italiane... comunque devo ammettere che rispetto alla finale juve-milan di qualche anno fa non c'è paragone...
lo scandalo è vedere van der sar eroe della serata...

musa capricciosa ha detto...

Non sappiamo più suonare il mandolino, i nostri uomini non portano più i baffi a SuperMario, la pizza più famosa è di PizzaHut ma...la mafia è nostra!

Crocco1830 ha detto...

Un'altra mentalità, per la quale un nonna può tranquillamente accompagnare il nipote allo stadio.

Mike ha detto...

Il calcio: sport per tifoserie violente sempre ed ovunque.
In Italia? La violenza si impone al gioco più che negli altri paesi.
Il calcio: un baraccone da chiudere.
Esempio: mi sapete dire perchè in molti altri sport, vedi lo sci, la pallavolo, il ciclismo... non ci sono mai risse e violenze? Che vinca un concorrente o un altro nulla cambia, tutti lo applaudono perchè E' STATO PIU' BRAVO (non come nel calcio che vince, magari, la squadra più corrotta?)

Donna Cannone ha detto...

@Mike: mi rifiuto di sprecare il mio tempo per seguire il calcio. Visto da fuori, è un baraccone da milionate di euro.
Pecunia non olet, giusto? Una delle principali voci del PIL do Brasil sono gli introiti da ingaggio di calciatori. Di uno stato grande come l'Europa!....

Anonimo ha detto...

Il calcio rispecchia sempre la società e la società inglese è di gran lunga più civile della nostra, si veda solo come viene da anni/decenni affrontato il problema dell'integrazione fra comunità diverse.
Guardare il calcio inglese è una boccata d'aria... meno male che giocano dal lunedì alla domenica:)

_Veru
www.citofonareveru.com

Donna Cannone ha detto...

@Veru: Oddio, dipende da quali aspetti prendiamo in considerazione, per discutere della civiltà degli inglesi.
Son passati più di 10 anni e non scordo i fiumi di alchol dei compagni di università, dalle 3 del venerdì pomeriggio, utili a carburarsi per chiedere a una ragazza di uscire.
Le colleghe del pub di 16 anni che figliavano per avere un sussidio e un appartamento tutto per sè.
L'ambizione di festeggiare i 18 anni in coma etilico.....

stefanodilettomanoppello ha detto...

sto a prepara delle magliette vieni a vede ciao

fabio r. ha detto...

è strano come gli hooligans negli stadi inglesi, assistendo alla partite del loro campionato, siano veramente simpatici e - nei limiti della sbornia - tranquilli.
Ho assisitito a Londra anni fa' ad un match con loro (Chelsea) e ricordo con stupore misto ad invidia energumeni sudaticci che tracannavano ettolitri di birra (entrata -lo giuro! - a casse nelo stadio senza che un Bobby dicesse a!)e cantavano ebeti e tranquilli..
All'uscita tutto ok..
Gli stessi però all'estero si comportano ancora da Unni, e non è ben chiaro il perchè...

DS ha detto...

bellissimo, complimenti per questo geniale quanto reale excursus sul nostro sport preferito: l'insulto!
tommi

BC. Bruno Carioli ha detto...

Grazie per la visita ed il commento.
Bel blog, tonerò a farti visita se non disturbo.

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Il calcio dovrebbe essere un incontro e non uno scontro, sarebbe molto bello e invece sta diventando solo uno spettacolo poco spettacolare e un serbatoi di diseducazione specie in Italia. ciao Donna è un piacere dialogare con te......

Anonimo ha detto...

@BCairoli e Tony Pannone: Buongiorno e benvenuti nel nostro sofà virtuale!
Tornate presto a trovarci...
Buona giornata, saluti e krapfen

Anonimo ha detto...

@DonnaCannone: se parliamo di alcol e simili siamo d'accordo ma sul livello di civiltà/inciviltà sono una spanna sopra.

@Fabio R.: Il motivo per cui si comportano di merd@ all'estero? Perchè glielo lasciano fare... è lo stesso motivo per cui io quando sono in irlanda non butto la cartaccia per terra, perchè so che vengono e mi fanno un sedere, oppure perchè guido rispettando i limiti. Idem quando gl inglesi vengono qua: nessuno gli dice niente e fanno come vogliono...