lunedì 30 marzo 2009
B2B: Dal Bangladesh a Bozen, con amore
Nuvoloni sul Nettuno
domenica 29 marzo 2009
Eurospar non avrà i miei soldi!
Quando usciamo, dobbiamo capire che farcene del gettone giallo del parcheggio che abbiamo ritirato all’arrivo. In effetti, non abbiamo visto indicazioni da nessuna parte. I miei amici di solito vengono con l’autobus. L’ultima volta che io sono passata di qua il parcheggio era libero. Saliamo in macchina e ci dirigiamo all’uscita. Fermi alla sbarra, infiliamo in gettone nell’apposita fessura della macchinetta, ma lo risputa: dovete ripagare, ci scrive. Sì, ma quanto? E dove? Come? Non c’è nessuna fessura in cui infilare i soldi. E non ci sono altre indicazioni. Faccio retromarcia. Obbligando le tre auto in fila dietro di me a fare altrettanto. Poi corro alla macchinetta, sotto la pioggia. Ci giro intorno in cerca di indicazioni, ma non ce ne sono. Dice che la tariffa del parcheggio è di 5€ all’ora. E di pagare alla cassa automatica. Ma non dice dov’è. Dice che la prima mezz'ora è gratuita. A intuito, entro nel supermercato. Eccola lì – senza indicazioni. (Ovviamente il funzionamento è identico a quello di altre casse automatiche di parcheggi), quindi infilo il gettone giallo e aspetto di sapere quanto devo pagare. Tempo: 1 ora e 3 minuti Costo: 7,50€ Non è possibile! - trasecolo – Schiaccio più volte il pulsante «aiuto» nella speranza che arrivi un commesso o un addetto. Non succede nulla. Non arriva nessuno. Scalpito. I miei amici hanno un impegno e non voglio farli tardare. Premo annulla e mi faccio restituire il gettone. Forse c’è un errore, penso.
Lo infilo di nuovo: 7,50€. Nel frattempo è passato un minuto: 1 ora e 4 minuti. La tariffa è la stessa. Che fortuna! Incredula e indignata per un costo di parcheggio che manco a Venezia o al Vaticano, torno di corsa in macchina dai miei amici. E gli tiro un pippone cannonico sul fatto che domani mi metterò all’opera su internet e da brava pro-sumer farò scattare il passaparola (negativo!) per allertare tutti i consumatori e clienti dell’Eurospar di stare alla larga da questo furto legalizzato! Alla faccia della crisi, del risparmio, dei consumatori e della trasparenza! Eurospar non avrà più neppure un centesimo dei miei soldi.
sabato 28 marzo 2009
(risparmiano sulle lamette ma non dimenticano mai l'archibugio per le rapine, in Trentino)
giovedì 26 marzo 2009
mercoledì 25 marzo 2009
Ambientiamoci – The New World
martedì 24 marzo 2009
lunedì 23 marzo 2009
permesso
giovedì 19 marzo 2009
meglio le ronde
mercoledì 18 marzo 2009
fatalitààààà, e la tua vita finiràààààààà
martedì 17 marzo 2009
se questa foto vi ricorda Milano
lunedì 16 marzo 2009
"la sai l'ultima sul Trentino?"
Ambientiamoci – Verità e bugie sul nucleare.
domenica 15 marzo 2009
sabato 14 marzo 2009
venerdì 13 marzo 2009
giovedì 12 marzo 2009
Il pranzo è servito? Sarai la cena da Chikatilo.
Sedia elettrica
mercoledì 11 marzo 2009
laboratorio creativo Red Blizzard, Pergine (tn) 13.03.09
Monili Red Blizzard organizza un laboratorio di creatività
Cosa: Red Blizzard Laboratory of jewellery "Free your imagination: Discover how creative you are in our handmade jewellery workshop"Libera la fantasia! potrai sbizzarrirti a creare collane, bracciali, ciondoli, cinture, fiori colorati, portachiavi in stile etnico, con materiali naturali, originali, insoliti... Cosa aspetti? Iscriviti subito! L'appuntamento è
* Troverai il materiale per le tue creazioni presso l'associazione * La quota di iscrizione è di 8€ * Naturalmente, potrai tenere ciò che crei! ....Ti aspettiamo!
martedì 10 marzo 2009
Mourigno (mentre legge questo post)
lunedì 9 marzo 2009
The Italian Job: Cap. 2
Mi volto e un piccolo ragno penzola dal soffitto con aria curiosa. «Sì! Proprio tu! Ma ti sei guardato in giro? Non vedi che qui ci siamo solo noi? Non vedi che le assenze incombono?» Osservo il parcheggio ed effettivamente è quasi vuoto. La mia moto poche auto si osservano incerte. Mi giro e il ragno è scomparso. Allora esco, attraverso il lungo corridoio di linoleum, uno strano ticchettio mi porta altrove. Tic. Tic. Tic. Una penna, una mano, due dita che scattano su e giù. Tic. Tic. Tic. «Mmmhh… scusa Alfio… scusa… ma ho una riunione con Mirto oggi, sai se arriverà?» «Ah! Malattia! Ovvio! Mirto è in malattia! Niente riunione, oggi. Niente. Salta tutto. Salta.» Tic. Tic. Tic. «Ah. Sì. Certo. Australiana. L’ho avuta anch’io. Fastidiosa, decisamente fastidiosa.» «Nnnnooo! Cosa dici? Malattia italiana. Malattia italiana.» «Prego?» «Vescica. Mirto ha un brutto problema di vescica.» «Oh! Eppure è ancora giovane… voglio dire l’incontinenza… è un problema da anziani… certo ci sono varie casistiche che affrontano anche altri tipi di patologie…» «Nnnnooo! Cosa dici? Vescica sull’alluce del piede. Non poteva proprio venire in ufficio in quelle condizioni. Credimi. Fastidiosa, decisamente fastidiosa. Tre giorni si è preso. Tre giorni.» «Ah…» «Se potessi avere mille lire al mese…» – canticchiava la cara nonna. Ho ancora quella strana sensazione addosso. La voce di quella donna lontana. Le sue canzoni. Torno nel mio ufficio. Il ragno è scomparso. Forso l’ho solo immaginato. «Vescica. Sì, vescica.» Il bisogno è primario. Devo fare pipì. Devo solo fare pipì.
Dr. House