MILANO - Maltrattata e umiliata. Ma ha resistito anche se malata. Poi, quando è stata aggredita fisicamente, ha deciso di reagire e ha denunciato la violenza alla polizia. Protagonista di questa storia una cassiera peruviana del supermercato Esselunga che tra le lacrime ha raccontato l'aggressione di cui è stata vittima nel locale spogliatoio del negozio di viale Papiniano, a Milano, da parte di una persona non ancora identificata. "Quando mi ha messo la testa nel water", ha detto, "ho visto i miei figli che mi salutavano per l'ultima volta e mi sono raccomandata a Dio". E' il 2 febbraio: la donna, 44 anni, due figli di cui uno piccolo, un contratto part-time di 30 ore settimanali per poco più di 1000 euro netti al mese, soffre di problemi renali. Le capita di stare male, ma non le è consentito di andare alla toilette.
Finito il lavoro "umiliata e piangente" va in ospedale dove, dice, le viene diagnosticata una cistite emorragica: 15 giorni di malattia la prognosi. Non era iscritta al sindacato ma decide di farlo con la Uiltucs-Uil: "Le colleghe che hanno aderito all'organizzazione sono le uniche che hanno il coraggio di raccontare come mi hanno fatto fare pipì addosso". Giovedì scorso il fatto più grave: dopo le 16.30 la cassiera scende le scale per cambiarsi e uno sconosciuto le copre gli occhi con una banda, le blocca le mani, le infila in bocca un panno e le sbatte la testa contro i muri del bagno. Poi urlandole "piscia" e altre minacce preme il tasto dello sciacquone.
Qualsiasi reazione abbiate a questa notizia di qualche settimana fa vi prescrivo di vedere “Tutta la vita davanti” di Virzì.
In caso invece la notizia di reazioni non ve ne abbia suscitate si consiglia la visione in modalità “Arancia meccanica”, applicando cioè dei tiranti alle palpebre in modo che restino aperte per tutta la proiezione, senza che un solo fotogramma vada perduto.
Aumentare la dose in prossimità delle elezioni.
Buona visione.
10 commenti:
La reazione è devastante.
Ho visto il film che citi la scorsa settimana.Ho immaginato che la situazione rappresentata fosse volutamente forzata ed esagerata. Ne ho parlato con persone che hanno lavorato nei call center che, invece, mi hanno detto che la realtà è proprio quella. Mi sono domandata e mi domando ancora come reagirò alla prossima telefonata da un call center. Credo che intervisterò la persona che mi chiama, cercando di risvegliare, qualora non ci fosse, il suo amor proprio e la consapevolezza i suoi diritti.
Purtroppo si tratta di arrivare a fine mese, anch'io ho conoscenti che lavorano in un call center ed ho conosciuto pure persone che hanno "lavorato" per la kirby (leggi "Il mondo deve sapere"). Alla mia domanda : "Ma come facevi a stare lì dentro?", la risposta è sempre la stessa "Ma come facevo a pagare almeno il minimo indispensabile per vivere senza un reddito?". Quindi, finchè la gente ha bisogno di lavorare ed è precaria (ma al giorno d'oggi in certi contesti il posto fisso garantisce ben poco fidatevi) o le si trova un'altro lavoro o si migliorano le condizioni di quello che ha, lo dice uno che per essersi tolto lo sfizio di mandare a cagare un datore schiavista e completamente analfabeta dei diritti dei suoi dipendenti, la sta pagando cara ancora adesso...
Disgustoso e orrendo: un comportamento da campi di concentramento.
Mi auguro vivamente che la magistratura sia in grado di fare luce sull'accaduto ed applicare la GIUSTIZIA.
Calpestare in questo modo i diritti ma soprattutto la dignità dei lavoratori è inaccettabile.
Seguirò il consiglio in settimana..
a certa gente non dovrebbero consentire di gestire neppure la spazzatura che producono, figuriamoci "dispensare" lavoro, come si dice adesso...
scandaloso e senza nessun tipo di giustificazione. solo razzismo.
e poi ci lamentiamo della cina. prima laviamo i nostri panni...
tommi - www.bloginternazionale.com
Ma non dobbiamo più preoccuparci... basta aspettare il 15 di aprile e tutto si aggiusterà...potremo tutte sposarci un milionario e dimenticarci del lavoro... meno male che Silvio c'è!
Non a caso CLAUDIO megamanager della Multiple ha un SUV...
sono d'accordo. film da vedere. tutto vero. niente di esagerato, purtroppo. anzi, in genere la realtà supera la finziona, e direi che vale anche in questo caso...
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